Memento Mori
Raffinata installazione earth-based, l’opera – creata da Ken Goldberg – è visibile anche tramite un’interfaccia in rete, realizzata in Java. È una trasposizione minimale, scia grigia che riproduce i movimenti del suolo, registrati proprio ora (delay permettendo) dal laboratorio sismografico di Berkeley in California. Traccia effimera, sempre sul punto di scomparire, decontestualizzata dalle unità di misura, questa scia rimanda al passare del tempo. Dichiaratamente, dal titolo all’immagine pittorica del cranio, sembra arricchire di paradossale immediatezza (e quindi, di ulteriore urgenza) il malinconico genere della vanitas. Ma solo per confutarlo: nel continuo pulsare della terra percepiamo, ancor più del nostro legame con essa, la sua oscura, prodigiosa vitalità.
(paulo maiora)