Arte del codice
Nel portale del Whitney Museum (NY) dedicato alla net art, Artport, è attivo il progetto CODeDOC, una mostra on-line sul tema della software art. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di guardare attraverso i programmi d’artista e portare alla luce i codici algoritmici e i linguaggi che sostengono ciò che vediamo “sulla superficie” di un lavoro on line. Il linguaggio del codice, base dell’arte digitale, seguendo una sperimentazione che era giá stata di Dada, Duchamp, Cage e Sol Lewitt, è scelto ed esposto in u’interessante relazione interno/esterno. A tutti gli artisti è stato chiesto di realizzare, tramite uno script non più pesante di 8k, una programma che riesca a muovere e a connettere “tre punti nello spazio”, innescando così la produzione di una serie di lavori dall’aspetto prevalentemente astratto basati su linguaggi diversi (Java, Perl, Visual Basic, C e Lingo).
Gli artisti partecipanti sono:Alex Galloway, Sawad Brooks, Golan Levin, Mark Napier, Brad Paleym, Scott Snibbe, Martin Wattenberd, Maciej Wisniewski, John Klima, Camille Utterback, Mary Flanagan, Kevin McCoy.
(francesca de nicolò)