Arte nei banner
Il Banner art collective crea, colleziona e distribuisce arte “intrappolata2 nei confini di un advertisement pubblicitario. Limitati nello spazio e nella forma, i banner artistici riflettono sulla marginalità del loro operato e, allo stesso tempo, sulla possibilità di diffusione che lo standard comunicativo offre. Lo spazio per l’operazione artistica è fissato in dimensioni standard (468×60, 468×240, 336×280, 300×250, 180×150 o 240×400 pixel), costrizione arbitraria e apparentemente scomoda, ma, a quanto pare, ideale per concentrare quella tensione immaginativa volta a creare nuovi sistemi di comunicazione.
Nella trasformazione estetica di uno strumento di accezione puramente commerciale, l’occasione pratica dello strumento multimediale consente la possibilità di scaricare e divulgare la creazione nei diversi contesti espositivi della rete. Il database, creato da Brandon Barr e disposto graficamente da Garret Lynch, offre una visione diversificata di un approccio estremo all’arte, senza dubbio utile per considerare le infinite potenzialità offerte da un tipo di lavoro “al confine”.
In occasione del prossimo Buy Nothing Day, previsto in Usa per il 29 e in Europa per il prossimo 30 novembre, il BAC ha lanciato un concorso per aspiranti artisti del banner. La deadline è fissata per il 28 novembre.
(luna gubinelli)