Verità e menzogna

Yahoo, Google, Altavista, Infoseek: semplici software o moderni indovini? Con un’ironia rivolta ai motori di ricerca come alle aspettative dell’utente, Natalie Bookchin gli sottopone la domanda suprema. Nell’inesausta ricerca di verità, inserisce nei search engine la parola truth. Ne risulta una lista decrescente di numeri, che linkano alla rispettiva pagina con il sibillino responso.
Cercate la verità dunque, ma non pensiate di trovarla in Internet, luogo supremo di falsificazione e di peccato, dove l’arte si traveste da pornografia e la pornografia finge di essere arte. Questo almeno succede in XXX, un sito porno che fa da interfaccia ad easylife.org di Alexei Shulgin, con tanto di versione text only (con amene fotografie tradotte in improbabili caratteri ascii) per i minorenni. Qui troviamo link dai nomi inequivocabili, come samurai perversion, che danno accesso a pagine di form art. In entrambi i lavori (da poco entrati nella collezione di computerfinearts.com) è l’ironia che si assume il compito di svelare verità per lo più negative: la mancanza di libertà dell’arte, l’ipocrisia della censura, la dittatura dei motori di ricerca, il ruolo divinatorio che spesso attribuiamo ai media.

(domenico quaranta)

Computerfinearts
Searching for Truth, di Natalie Boochkin
XXX di Alexei Shulgin