Fai da te!
Vuoi un Weiner? Un Baldessarri? Un Graham? O forse un Barney? …fattelo da te! Da Duchamp in avanti, numerosi artisti si sono dedicati alla semplice ‘progettazione’ dell’opera, delegandone ad altri l’esecuzione. Questa scelta, non nuova nel mondo dell’arte (Michelangelo, che odiava dipingere, approntava cartoni che poi affidava ad artisti di fiducia come il Pontormo), significa centralità del momento progettuale, delega al fruitore del momento creativo, ma anche rifiuto di limitare ad una sola le infinite possibilità racchiuse in un progetto.
Partito nel 1993 da una discussione fra C.Boltanski, B.Lavier e Hans Ulrich Obrist, è stato proposto da quest’ultimo in prestigiose sedi museali. E’ infine approdato alla Rete nel maggio 2002 come home version accessibile a tutti ed in continuo aggiornamento. Il progetto Do It propone attualmente circa 200 lavori, in cui ogni artista elenca le istruzioni per la creazione di una propria opera. I lavori inviati dagli utenti dimostrano la centralità dell’interpretazione, che fa di ogni ‘attualizzazione’ di un progetto un’opera del tutto autonoma e differente.
(domenico quaranta)
