Possessori di pixel
Ma insomma, come si diventa un vero possessore di pixel? A tre anni di distanza dal primo tentativo di The Thing di vendere all’asta il proprio vecchio sito, è ancora aperto il dibattito sulle modalità commerciali possibili per le opere di soli bit. Quest’anno il New Langton Institute di San Francisco, nella sua annuale asta per la raccolta fondi, lancia una proposta a metà tra lo sperimentalismo e il gioco. In vendita sono infatti “porzioni simboliche di opere di net art”: ovvero una pagina, un capitolo… o un pixel. Tre i lavori che saranno vivisezionati e venduti: 1:1 di Lisa Levbratt, Arbor Erecta di Sonya Rapoport e Chimera Obscura di Richard Rinehart e Shawn Brixey.
Se volete iniziare a collezionare opere di net art, questo potrebbe essere il momento buono e, visto il periodo, potreste mettere un pixel sotto l’albero.
(luca bertini)