La saga delle nazioni
Checché ne pensino i pessimisti, un mondo migliore è possibile. Non si tratta di un’utopia, ma di un gioco. Jacqueline Stevens e Natalie Bookchin hanno ideato, con il supporto della Tate Modern di Londra, agoraXchange: un sito che si propone di discutere e disegnare un gioco multiutente che sfida la violenza e la disuguaglianza su cui si costruisce l’ordine attuale. A monte esiste una vicenda di lutti e di guerre, di soprusi e giochi politici, sintetizzata efficacemente dall’ipertesto A Saga of Nations, e quattro principi fondamentali, da cui la discussione online deve prendere le mosse: no al matrimonio, no all’eredità no alla proprietà privata sœ alla scelta della propria nazionalità.
La discussione, ospitata da un forum, deve portare alla costruzione di un nuovo ordine mondiale: realistico, stabile, e, soprattutto, pacifico. Una volta completata questa prima fase, un comitato di artisti, attivisti e teorici proporrà, tenendo conto della discussione, tre prototipi, uno dei quali verrà realizzato. Solo allora si saprà se questo nuovo modello di società, costruito collettivamente attraverso la discussione e la rete è la nuova agorà del XXI secolo, potrà funzionare. Altrimenti, sarà stato semplicemente un bel gioco.
(domenico quaranta)