Il corpo virtuale
Antonio Caronia indaga sul corpo virtuale, risultante fantascientifica dell’immaginario contemporaneo. Trattasi di un’analisi che, in una prima sezione, è associata al corpo replicato, sul quale, come l’autore indica, già sin dal nel XVII secolo era attivo l’interesse di Copernico, Keplero e Galileo. Da qui Caronia delinea un percorso che attraversa l’androide della Tyrell corporation e l’icona dell’uomo ragno, supereroe alterato, per approdare al celebre Orwell e alle sue cybermenti. In una seconda sezione è scrutato il corpo invaso dal metallo.
Dai cervelli in scatola di latta al cyborg e al corpo obsoleto di Orlan e dei Queen post Freddie Mercury. Per arrivare al progetto PGS e all’ultima frontiera dei corpi auali schermi reti. Infine si delinea la risolutiva perdita corporea nella sezione dal titolo: il corpo disseminato nella rete. Un non luogo dove avviene la “deriva dell’identitá” e dove oramai il corpo è sconfinato. Cosœ Caronia realizza e definisce un fantastico viaggio corporeo di attrazione, sintesi e finale dispersione, che cita Foucault, McLuhan, Bourroughs, Gibson, Sterling, Tsukamoto, Cronenberg, De Kerckhove, Ballard e Stelarc, Perniola, Haraway, FAM, Macrœ, Shelley e Poe, dando vita ad uno splendido quanto fondamentale testo per chi si interessa al sublime contatto con il tecnologico.
(francesca de nicolò)
Antonio Caronia, Il corpo virtuale, dal corpo robotizzato al corpo disseminato nelle reti, Padova, Franco Muzzio Editore, 1996. ƒ 12.00