Trance digitale in Sardegna
Si svolge dall’11 al 15 agosto a Berchidda (SS) il festival Time in Jazz, giunto alla sua diciottesima edizione. Cinque giorni pieni di musica e non solo, perché accanto ai tanti concerti, il festival diretto da Paolo Fresu apre la consueta finestra sull’arte contemporanea. E il tema di quest’anno è Digital Trance.
Performance, mostre ed eventi espositivi in luoghi e spazi differenti, sono raccolti sotto il marchio P.A.V., il Progetto Arti Visive curato da Giannella Demuro e Antonello Fresu. Digital Trance è il titolo che campeggia sul calendario di questa edizione del festival, a suggerire che tecnologie digitali ed elettroniche e stati di coscienza saranno i termini di riferimento principali, anche se non gli unici, di quanto si ascolterà e si vedrà quest’estate a Berchidda.
La rassegna artistica sarà articolata in tre sezioni: Digital trance, a cura di Giannella Demuro e Antonello Fresu, con opere di Bianco-Valente, Isabella Bordoni, Cristian Chironi, Emilio Fantin, Greta Frau, Nero Project, Antonio Riello, Sara Rossi, Nico Vascellari; EnTrance, a cura di Valerio Dehò, con opere di Karin Andersen, Matteo Basilè, Paolo Consorti, Massimo Kaufmann, Jorunn Monrad, Luisa Raffaelli, Francesca Semeria e Nicola Troilo; e Weblife – forme di vita nella rete, curata da Valentina Tanni, che raccoglie una serie di lavori e progetti per la rete di artisti come Alessandro Capozzo, Luca Bertini, Singlecell Collective, 80/81, Gustavo Romano, Stanza, Grégoire Zabé, Yuli Ziv, Raewyn Turner & Colin Beardon.