Geert Lovink a Milano
Giovedì 16 marzo 2006 alle 19 presso la Mediateca di Santa Teresa (Via Moscova 28) MEET THE MEDIA GURU presenta Geert Lovink, studioso olandese teorico delle comunità virtuali e autore di Dark Fiber (Luca Sossella Editore, 2002) e di Internet non è il Paradiso (Apogeo). E’ la prima volta che Geert Lovink partecipa a un incontro in Italia.
MEET THE MEDIA GURU è il programma annuale di incontri con i protagonisti internazionali della cultura digitale destinato al mondo professionale e al largo pubblico, promosso dal Forum Net-Economy (Comune di Milano, Provincia di Milano, Camera di Commercio di Milano). Il progetto è di MGM Digital Communication in collaborazione con Tribe Interactive e con la Mediateca di Santa Teresa – Sezione Digitale della Biblioteca Nazionale Braidense, con il contributo di Research In Motion (RIM).
Per anni Geert Lovink (1959) è stato uno dei maggiori analisti dei territori in cui la rete Internet incontra l’economia, la politica, l’azione sociale, l’arte. Un’intensa attività di saggista e di organizzatore di incontri internazionali ne ha fatto uno dei promotori della pratica della cultura innovativa di rete e della net-art, fondando già nel 1995 la mailing list www.nettime.org, ormai ampiamente riconosciuta come uno dei forum principali per la discussione e l’analisi della rete e delle sue possibilità. E’ tra i fondatori dell’Adilkno Foundation (Foundation for the Advancement of Illegal Knowledge), editore di Mediamatic (http://www.mediamatic.net/), animatore e organizzatore del progetto Digital City di Amsterdam.
Geert Lovink è un personaggio difficilmente inquadrabile nei canoni dell’intellettuale classico, passa agevolmente dall’ ambiente accademico a quello controculturale, al limite, ma sicuramente non al margine sia dell’uno che dell’altro ambiente, è una figura d’intellettuale dei nuovi media alquanto originale. I suoi libri sono stati pubblicati, dopo il 2000, l’anno del dotcom crash, evento che mise la parola fine sulla strombazzata età dell’oro della new economy targata Internet. Il tramonto dell’euforia utopistica dei primi tempi, il fatto che Internet sia entrata nella quotidianità di un numero sempre crescente di persone, l’avanzare dei tentativi di privatizzazione e blindatura della Rete da parte di Stati e corporations in nome della sicurezza, sono elementi altrettanto importanti che dipingono un paesaggio profondamente diverso: da strumento straordinario, quasi esoterico destinato a pochi, Internet è diventato un mezzo pubblico utilizzato da un numero enorme di persone, con tutto ciò che ne consegue: «Internet non è più una cosa nuova. L’email sta diventando parte della vita quotidiana, come è successo con la televisione, l’aspirapolvere e il frigorifero»
(http://www.cybercultura.it/pubvin/2005_geert_lovink.htm)