Glitch: il fascino dell’errore
Inizia oggi all’Accademia d’Arte di Oslo il festival-simposio Glitch. Il titolo è un termine inglese molto usato quando si parla di computer e reti e definisce un’irregolarità, uno slittamento imprevisto, un “piccolo errore elettrico” di origine sconosciuta. Il convegno e le performance che si svolgeranno durante la tre-giorni norvegese indagheranno dunque sulle potenzialità estetiche dell’errore e del disturbo nell’arte elettronica. Tra i partecipanti Andi Freeman, autore del browser alternativo Earshot Nik Gaffney, membro fondatore dell’organizzazione belga Foam e il collettivo Motherboard.