Solenoidi
Tamara Lai è un’artista digitale belga, attiva già dal 1985. Vincitrice nel 1992 dell’arcanal award con il video Anatomica, ha studiato pittura e video all’Accademia di Belle Arti di Liegi e si dichiara una cyber poetessa, nonché compositrice e sperimentatrice della “distorsione tra il suono, il significato e il ritmo”. Una distorsione che nasce e si sviluppa dalla mescolanza e dalla casualità, un’estetica del campionamento che la porta ad usare e mescolare frammenti di lavori precedenti, suoni campionati, fotogrammi distorti della sua vita, come ad esempio estratti delle e-mail ricevute da amici…
Solenoides è un progetto realizzato in in shockwave, nato quest’anno e diviso in 6 parti, visibile nel suo sito tell a mouse. L’artista qui gioca con l’associazione linguistica: solen è infatti una piccola conchiglia che vive nella sabbia, ma allo stesso tempo è una parola inequivocabilmente associata alla solitudine. I Solenoidi sono inoltre cilindri costruiti da corrente elettrica che creano campi magnetici, simbolo virtuale di incomunicabilità ma allo stesso tempo della potenziale possibilità di creare una connessione. Una connessione dove ritmicamente la Lai alterna fotogrammi di occhi sgranati, corpi nudi ed ineluttabilmente “vecchi”, parti anatomiche, con frammenti di sue cyber poesie, suoni, ambienti domestici fotografati in movimento, globi terrestri, uniti nella sarcastica analisi dell’universo umano, visto nelle sue piccole variabili e impercettibili trasformazioni e nelle sue micro-violenze quotidiane ed intime. Un’esplorazione minimale, concettuale, una riflessione esistenziale sull’ambiguità della vita umana ed emblematicamente “sulle relazioni tra uomo e donna destinati ad amarsi ma mai ad incontrarsi”.
(francesca de nicolò)
