Videogame poetico
Arteroids 2.0 è un computer game on line realizzato da Jim Andrews. Il progetto riesce a combinare parole, suoni e testi poetici con le convenzioni del video gioco e viene presentato nell’home page come “la battaglia della poesia contro sè stessa e le forze della stupidità”. L’idea iniziale è di guidare la poesia e il desiderio in direzioni “pericolose”, che per Jim Andrews riguardano la sintesi di arte e media..
Il gioco è composto da 216 livelli di difficoltà crescente e da due diversi livelli di gioco (play mode e game mode) con i quali si saggiano le possibilità della poesia digitale. Il giocatore attraverso i comandi della tastiera guida una parola rossa (ad esempio poetry, in game mode, o desire in play mode) a caccia dei testi anti-poetici in verde e blu che arrivano nello schermo da ogni direzione. Quando la parola rossa colpisce i testi verdi e blu questi esplodono frantumandosi e vaporizzandosi, sparpagliandosi in una nuvola di lettere, poi si ricombinano e “resuscitano” come avviene in ogni computer game, dando forma a nuovi testi. Il linguaggio viene dunque incrinato, spezzettato nelle sue più piccole unità simboliche, per essere poi ricostruito in sequenze diverse.
(damiana luzzi)